Dal '94 l'impennata

In dieci anni (1986-1996) la Guardia di Finanza italiana ha sequestrato 8.393.787 chili di tabacchi denunciando 259.944 persone, di cui 4.201 sono state arrestate. Nello stesso periodo i finanzieri hanno sequestrato 17.167 mezzi terrestri e 701 navali impiegati nel contrabbando di sigarette. Le maggiori operazioni avvengono sistematicamente in Puglia (38% sul totale degli interventi nazionali). Seguono in classifica la Campania e la Lombardia. (Fonte: Guardia di Finanza)

Nel principio furono gli americani

Le origini del traffico illegale


E' nel corso della seconda Guerra Mondiale, con l'arrivo delle forze alleate, che cominciò a diffondersi in Europa il mercato nero delle sigarette, alimentato dagli stessi alleati. In Italia le sigarette americane e inglesi, soprattutto per i loro tabacchi aromatici "biondi" e per la moda, erano particolarmente ricercate, a discapito della produzione nazionale. Il tabacco proveniva dalle scorte degli alleati e contrabbandato dalla Svizzera. Da qui si estese a tutta l'area  mediterranea. Negli anni Cinquanta le organizzazioni criminali cominciarono ad effettuare trasporti di grossi carichi di sigarette di contrabbando a bordo di navi passeggeri e mercantili. I pricipali porti italiani, con Marsiglia, Tangeri e Gibilterra, furono maggiormente coinvolte nel traffico illegale. Al crescere della domanda si iniziarono ad usare panfili, pescherecci e persino ex unità militari. Quando la vigilanza   costiera diventò più assidua si impiegarono navi "madri" che stavano lontane dalle coste 12 miglia, e piccole e veloci imbarcazioni per i trasbordi a terra.

Con l'Italia, anche la Spagna, la Francia, il Libano hanno avuto un ruolo di primo piano nel contrabbando di sigarette. Negli anni Sessanta, a causa dell'abolizione del porto libero di Tangeri e della sua annessione al Marocco, le strategie del contrabbando si sono spostate in prevalenza dal mare all terra, con l'uso di camion e treni. Ultimamente la rapidissima crescita dei sistemi di comunicazionew e di trasporto ha determinato una crescita esplosiva delle attività clandestine e illegali.