Il Carosello delle sigarette

E' una delle truffe più comuni del contrabbando. I trafficanti esportano e reimportano la merce nel territorio dell'Unione Europea attraverso zone franche svizzere. Il sistema è questo: il primo ufficio doganale rilascia un documento che attesta il trasporto dei tabacchi in paesi extracomunitari. I trasportatori vengono forniti di falsi documenti di accompagno con nomi di destinatari inesistenti o non al corrente, e talvolta anche di targhe false di copertura. Durante il viaggio vengono guidati, tramite auto staffetta o cellulari, al percorso da fare fino ad arrivare al mercato clandestino rimanendo però nei Paesi Comunitari. (Fonte: Guardia di Finanza)

Tabacco & Affari di Cosa Nostra


Il ballo comincia in Olanda: Rotterdam, Ostenda e Anversa. Il carico passa in Francia in aereo e grossi camion. Da lì in Svizzera, Basilea, Buchs, St.Margarethen, attraversano Cecoslovacchia, Romania e Polonia, Paesi dell'ex Unione Sovietica per poi tornare in Germania e soprattutto Montenegro, vera patria del contrabbando (50% delle risorse economiche della nazione). Dal Montenegro in Albania, e l'assalto al meridione d'Italia è cosa fatta.

Gli "operatori" della malavita appartengono a varie categorie, nazionali (sacra corona, ndrangheta) ed estere, persino bande vietnamite con sede in Germania. Il mercato è enorme e del tutto appetibile. Ci sono 97 milioni di fumatori nel vecchio continente che consumano oltre 611 miliardi di sigarette all'anno, per un valore di circa 69 miliardi di ECU (1 ECU = 1.900 lire).

Secondo stime recenti acquisterebbero sigarette di contrabbando: 1 italiano su 4, 1 spagnolo su 2, 1 tedesco su 10, 1 olandese su 10, 1 francese su 30. L'attrazione maggiore è il basso costo, assai inferiore del tabacco nazionale tassato.

Per un solo pacchetto di sigarette di contrabbando le casse dell'erario nazionale italiano subiscono una perdita di oltre 3.500 lire (800 di iva e 2.750 di imposta di consumo). Nel 1996 la Guardia di Finanza ha sequestrato 55 milioni di pacchetti di sigarette (ca. 1.100 tonnellate) equivalenti a 222 miliardi e 750 milioni di lire sottratte allo Stato sottoforma di tasse evase.