Contro il Cancro o a Favore? |
al Presidente del Consiglio al Ministro della Sanità al Ministro delle Comunicazioni |
p.c. |
Uno Stato moderno ha il dovere di instaurare un rapporto chiaro e non ambiguo con il cittadino, oltre che a tutelarne la salute. Alcune politiche sulla pubblicità vanno in direzione opposta, proponendo e incentivando comportamenti patologici per l'individuo e dannosi per tutta la comunità; il tabacco è pubblicizzato e valorizzato dagli spot mentre provoca danni gravissimi o mortali a chi fuma e a chi non fuma, portando alla morte circa 247 italiani al giorno (1). Tale atteggiamento ambiguo dello Stato oltre ai danni diretti crea confusione e sconcerto nei cittadini, che si sentono esplicitamente sconsigliati a fumare ma implicitamente indotti a farlo dalla pubblicità che leggono a chiare lettere. Questa avviene tramite stampa e televisioni anche di Stato e in programmi per bambini (2) . Tali sponsorizzazioni sono apertamente contrarie a quanto espresso dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 10208/95 dove si precisa che la legge " ... intende reprimere [...] anche l'effetto della propaganda, essendo questo ultimo ciò che giova alla diffusione del prodotto da fumo minacciando la salute pubblica." (3) . "Aria Pulita - Associazione Non Fumatori" sottolinea e denuncia queste contraddizioni e questa dannosa politica, chiede al Governo di seguire l'esempio dell'Ungheria (4) e di vietare qualunque pubblicità alle sigarette, in ogni luogo e forma. Chiede comunque ai media di non pubblicizzare le sigarette. Massimo D'Angeli =============================================== (2) Il 26.11.2000, la Rai, nonostante le proteste inviate al direttore di RaiUno Agostino Saccà, mandò in onda un programma per bambini e con bambini ("lo Zecchino d'Oro") inserendovi due collegamenti con Maranello dove venne mostrata la "Ferrari Marlboro" con le scritte ben visibili dello sponsor (documento video scaricabile dalla home page di: www.nonfumatori.it alla voce "Quando la Marlboro andò allo Zecchino d'Oro"). (3) Dalla iniziativa del Codacons contro i danni da fumo, del 20/04/2000 . (4) Ungheria: Fine della pubblicità al
tabacco.
La pubblicità delle sigarette finirà dal 1 gennaio 2002; in riferimento al
divieto totale di
pubblicità del 1978 che venne abrogato nel 1997 per consentire la pubblicità
sulla stampa,
al cinema, al teatro, nei luoghi esterni, ad eventi culturali. Per altre informazioni in inglese sul divieto di
pubblicità diretta e indiretta vai su oppure : Per altre informazioni circa la realtà
ungherese: http://health21.hungary.globalink.org. |