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Donne e Tabacco
E se fosse meglio SENZA ?
di Jean-François Etter e Suzy Soumaille. -  Revisione: Gea Progetto Salute  -  Illustrazioni: Simon


Sei una fumatrice ? Allora quest'opuscolo ti può interessare. Per quale motivo ? Perché è stato redatto proprio per informare le donne sulla sigaretta e sulle sue conseguenze.

In queste pagine troverai informazioni sui rischi per la salute legati al tabagismo, ma anche sui benefici della disassuefazione dal fumo. Il nostro principio ? Per smettere di fumare occorre essere motivati; essere consapevoli dei rischi aumenta inoltre la motivazione. La libertà comincia dove finisce la dipendenza!

Le informazioni raccolte in questo opuscolo si basano sulle conoscenze scientifiche più recenti e prendono in considerazione anche il vissuto delle persone maggiormente coinvolte: le fumatrici e le ex fumatrici che hanno partecipato ai nostri sondaggi e ai nostri programmi di sostegno per smettere di fumare.

" Ho paura di ingrassare..."

Questa è LA paura numero uno delle donne, fortemente alimentata dalla pubblicità. Proponendo sigarette dalle silhouette longilinee, le industrie del tabacco trasmettono un messaggio tanto perverso quanto pericoloso: "Fuma, sarai magra, quindi seducente!". Ma non necessariamente semettere di fumare significa ingrassare a dismisura. E possibile limitare l'aumento di peso osservando alcune precauzioni, riassunte in tre punti: ricorrere a un surrogato della nicotina, fare un po' di moto e alimentarsi in modo equilibrato.

La sigaretta, la bilancia ed io...

La nicotina è il perno attorno al quale ruota il fenomeno dell'aumento di peso al momento in cui si spezza la dipendenza dal tabagismo. La nicotina stimola il sistema nervoso simpatico (motore dell'attività fisica), riducendo l'appetito. Risultato: nel momento in cui si smette di fumare, si mangia un po' di più (200 o 300 calorie supplementari al giorno). Ovviamente, se si tende a compensare il bisogno di tenere occupata la bocca con dolciumi altamente calorici, le cifre cambiano leggermente...

 D'altra parte la nicotina frena l'accumulo dei grassi e aumenta artificialmente il dispendio energetico. Una grande fumatrice brucia cosi circa 200 calorie al giorno in più di una donna che non fuma, un quantitativo che rappresenta l'equivalente calorico di un cornetto e mezzo.

Alcune cifre :

A causa degli effetti della nicotina sull'organismo, le fumatrici pesano in media 4 chili in meno delle non fumatrici.

Fumare è un modo pericoloso per controllare il proprio peso !

Smettere di fumare non fa (necessariamente) ingrassare !

"Se smetto di fumare, ingrasserò ..." Un ritornello conosciuto, che potrebbe diventare un'ossessione per molte aspsiranti ex fumatrici. Eppure l'aumento di peso non è una fatalità: circa il 30% delle persone che smettono di fumare non aumenta di un grammo! Con una strategia adeguata è perfettamente possibile limitare al minimo la crescita ponderale.

Una scelta giusta: seguire un'alimentazione prevalentemente a base di verdura, frutta e proteine; limitare i dolciumi e i grassi.

Una sforzo pagante: l'esercizio fisico. Non occorre raggiungere prestazioni da primato! L'equivalente di mezz'ora di attività fisica, anche suddivisa in tre blocchi di 10 minuti, permette di bruciare ben 1000 calorie supplementari alla settimana. Salire le scale, portare a spasso il cane, dedicarsi al giardinaggio, camminare con un buon passo, lavare i vetri, sgomberare la neve, giocare con i bambini: le attività più normali, ma anche quelle più divertenti hanno in influsso positivo sull'organismo, a condizione che vengano ripetute ogni giorno.

Un'arma efficace: la terapia sostitutiva della nicotina (cerotti, gomme da masticare, spray nasale, inalatore e microtab) permette di differire il problema mantenendo l'apporto di nicotina. Un eventuale aumento di peso si manifesterà quindi soltanto al termine della terapia, ossia circa 3 mesi dopo la cessazione del fumo. Un nuovo farmaco, il bupropione, limita l'aumento di peso dovuto alla sospensione della nicotina.

Ricorda : i farmaci succitati permettono di affrontare una questione alla volta: prima la disassuefazione dal fumo, poi l'aumento di peso. Una volta risolto il problema della dipendenza, la neo ex fumatrice è più serena e quindi più disponibile nei confronti di una strategia volta a limitare l'aumento di peso.

Niente diete ferree! Seguire una dieta ferrea è sbagliato! Quando si dimagrisce, si bruciano meno calorie. Quindi, è meglio procedere lentamente e rinunciare ogni giorno a una porzione di patate fritte, anziché privarsene del tutto. In generale il peso si stabilizza dopo sei mesi dalla cessazione del fumo. E vero che talvolta, nonostante gli sforzi, il processo di disassuefazione dal tabacco si conclude con un lieve aumento di peso. Anche se non è facile da accettare, non gettare la spugna! Ricorda che liberandoti della sigaretta, hai vinto su tutta la linea! Finita l'epoca dei capelli e dei vestiti impregnati di fumo, dell'alito maleodorante, delle tracce giallastre sulle dita e sui denti, del colorito grigiastro. La seduzione senza tabacco ha ispirato uno slogan ormai famoso: "Baciare un fumatore è come baciare un posacenere!" E di riflesso potremmo anche dire: "Baciare un non fumatore è molto più piacevole!".

In sintesi:

Considerato che l'aumento di peso è dovuto in gran parte all'interruzione dell'assunzione di nicotina, è possibile ritardare questo fenomeno assumendo dei surrogati nicotinici. Anche il bupropione ritarda l'aumento di peso.

L'aumento di peso dovuto all'interruzione del fumo tende ad attenuarsi con il tempo.

E ora di smetterla ! Mille buoni motivi per smettere di fumare.

Tosse, alito cattivo, odore pestilenziale di fumo freddo, pelle rugosa, il peso della dipendenza, si ma... Abbiamo sempre tanti brutti "buoni" motivi per continuare ad avvelenarci. Eppure le cifre parlano chiaro, le conseguenze sono inevitabili e inquietanti. Da circa vent'anni il cancro ai polmoni uccide anche le donne.

Peggio del cancro al seno! Presto in Svizzera, tra le patologie responsabili del decesso prematuro nella popolazione femminile il cancro ai polmoni supererà il cancro al seno!  Non è certo rallegrante se si pensa che da noi il cancro al seno colpisce già quasi il 10% delle donne e che si guarisce più spesso da un cancro al seno che da un cancro ai polmoni!

Epidemia al femminile

E un triste record quello dei Paesi industrializzati: il tabagismo delle donne sta ormai raggiungendo a passo di corsa quello maschile.

Prima dell'emancipazione femminile, il tabagismo era chiaramente una "cosa da uomini". Oggi in questo campo osserviamo un' inversione di tendenza. In alcuni Paesi, tra i quali anche la Svizzera , i nuovi fumatori sono perlopiù giovani donne. Che cosa dicono le cifre? Da noi, il 27% delle donne fuma regolarmente. Negli ultimi anni, la percentuale di fumatrici tra le adolescenti e le giovani donne è letteralmento esplosa. Stando alle stime, il 28% delle ragazze e il 23% dei ragazzi di 16 anni fuma almeno una volta alla settimana.

Il tabacco uccide anche le donne

E una realtà matematica e nel contempo drammatica: nel corso degli ultimi decenni il numero delle fumatrici ha fatto registrare un incremento regolare. Risultato: nella popolazione femminile, la percentuale dei decessi prematuri imputabili al tabagismo (cancro ai polmoni, malattie cardiovascolari, ecc.) è in costante aumento, mentre negli uomini è in lieve diminuzione. Le donne che fumano come gli uomini muoiono esattamente come gli uomini...

In Svizzera, il tabagismo è responsabile del 5% di tutti i decessi nelle donne e del 20% negli uomini. Perché questa differenza ? Le donne hanno scoperto la sigaretta molto più tardi rispetto agli uomini. Hanno cominciato a fumare in massa al momento dell'emancipazione femminile, negli anni '60. E visto che i problemi di salute più gravi si manifestano dopo 20 o 30 anni di tabagismo , fino all'inizio degli anni '80 i decessi dovuti al tabacco erano una prerogativa esclusivamente maschile.

Ma questa "supremazia" maschile non durerà. Oggi, le ragazze che fumano sono più numerose dei ragazzi e quindi, nei prossimi anni, assisteremo con tutta probabilità a un forte incremento della mortalità femminile, dovuta in particolare al cancro ai polmoni e alle malattie cardiovascolari. Altre forme di cancro frequenti.

Altre forme tumorali

Oltre a provocare il cancro ai polmoni, il tabagismo aumenta anche i rischi di sviluppare altre forme tumorali:

Cattive notizie dal cuore

Donne, l'infarto non riguarda soltanto gli uomini! Lo pensano in tanti, ma non è corretto. Pochi sanno che le malattie cardiovascolari costituiscono la prima causa di mortalità femminile. Tra i fattori di rischio delle affezioni cardiovascolari troviamo l'età, il tabagismo, l'alimentazione, la sedentarietà, l'ipertensione e il diabete.

La tosse della fumatrice

Tosse e bronchite cronica accompagnano spesso le fumatrici. Perché ? Il fumo di tabacco ostacola e danneggia il "sistema di pulizia" presieduto dai bronchi. Questo sofisticato meccanismo di protezione dell'organismo viene dapprima paralizzato, poi distrutto: il muco si accumula assieme alle particelle di fumo, restringe e infine blocca le vie respiratorie più piccole. Il corpo cerca di liberarsi tossendo. Il muco accumulatosi nelle vie respiratorie costituisce un terreno ideale per la proliferazione dei batteri, e quindi per le infiammazioni delle vie respiratorie. A medio termine una bronchite (tosse, espettorazione) può trasformarsi in una bronchite cronica.

Enfisema polmonare Nei fumatori, si osserva un eccesso di elastasi, una sostanza che distrugge il polmone. Dopo anni di maltrattamenti inflitti ai propri polmoni, il fumatore corre il rischio di ammalarsi di enfisema polmonare. Si tratta di una distrizione parziale e irreversibile del polmone. A questo stadio, la salute è gravemente minacciata.

Il tabagismo compromette un altro sistema di pulizia naturale affidato a cellule specializzate, i macrofagi. Di conseguenza, visto che il fumatore elimina meno bene i mocribi e gli inquinanti, rischia di sviluppare delle infezioni polmonari.

La prova del fazzoletto … Prova a fumare una sigaretta attraverso un fazzoletto bianco, poi osserva i residui che inali nei tuoi polmoni. Queste particelle di fumo contengono numerose sostanze cancerogene e irritanti. 

La carta delle sigarette è impregnata di prodotti chimici tossici. Brucia la carta di una sigaretta e respira il fumo di combustione: ti accorgerai che questi prodotti sono fortemente irritanti.

Ciclo mestruale perturbato

Le fumatrici lamentano una carenza di estrogeni (ormoni femminili). I motivi sono due: da un lato il tabagismo comporta una diminuzione della secrezione di estrogeni, dall'altro agisce sul fegato provocando un'accelerazione della distruzione di questi ormoni.

Le fumatrici soffrono quindi più spesso di disturbi del ciclo mestruale (ciclo irregolare, dolori). La carenza di estrogeni ha effetti negativi anche sul seno, sull'utero e sul feto.

I rischi legati alla pillola

Pillola e tabacco non sono certo un'accoppiata vincente! Le fumatrici che prendono la pillola contraccettiva mettono in pericolo la loro salute, soprattutto dopo i 35 anni. Per loro, il rischio di trombosi (formazione di coaguli disangue che ostruiscono le vene), infarto o ictus è fortemente auamentato. Questo rischio diminuisce, senza tuttavia essere totalmente eliminato, con le pillole che contengono pochi estrogeni.

Inoltre, il rischio di complicazioni durante la gravidanza è molto più elevato nelle fumatrici che prendevano la pillola prima di rimanere incinte.

Si raccomanda quindi di non fumare quando si prende la pillola!

Fumare per due…

Fumare durante la gravidanza è dannoso per il feto. Le conseguenze di questo tabagismo passivo in utero sono molteplici:

La nicotina passa attraverso la placenta, e quindi viene assorbita dal feto.

Non è mai troppo tardi… Si, vale sempre la  pena di smettere di fumare, anche se la gravidanza è già iniziata. La cessazione del fumo riduce  sensibilmente i rischi per la made e per il bambino.

Il rischio di morte improvisa del neonato è moltiplicato per tre se la madre fuma durante la gravidanza o dopo la nascita.

 

Fumo e allattamento

Due ragioni per non fumare durante l'allattamento: le mamme fumatrici hanno meno latte delle mamme non fumatrici (circa il 25% in meno) e la nicotina penetra nel latte materno.

In ogni caso l'allattamento è importante. Numerose sostanze fondamentali per lo sviluppo fisico del bebè sono presenti soltanto nel latte materno. Quest'ultimo contiene preziosi anticorpi che proteggeranno il lattante dalle infezioni. Il bebè nutrito al seno sarà inoltre meno soggetto alle allergie. L'allattamento rafforza anche i legami affettivi, quindi è senz'altro benefico per la relazione tra la mamma e il suo bambino.

Se nonostante tutto si opta per l'allattamento... La nicotina passa molto rapidamente nel sangue. Per limitare i danni, le mamme fumatrici dovrebbero fumare dopo le poppate. Seconda precauzione: fumare sempre lontano dal bambino, in un altro locale.

I genitori fumano, il figli tossiscono...

I bambni che crescono in un ambiente fumoso sono le prime vittime del tabagismo passivo. Essi soffrono più spesso degli altri di problemi respiratori nel corso dei primi anni della loro vita.:

Menopausa precoce

Lo abbiamo già detto: il tabagismo influisce sulla vita ormonale della donna e la menopausa non sfugge a questo fenomeno:

Invecchiamento precoce

Fumare non giova alla pelle e al colorito. Dopo aver fumato, i vasi sanguigni periferici che irrorano la pelle rimangono contratti per parecchi minuti. In altre parole, la circolazione e l'ossigenazione del sangue sono limitate e la pelle viene nutrita in modo insufficiente. A lungo andare, essa perde la sua elasticità, invecchia più rapidamente e si raggrinzisce, in particolare attorno alla bocca. Anche le smagliature sono un fenomeno più frequente. Per completare questo quadro tutt'altro che rallegrante, il tabacco provoca l'alito cattivo, ingiallisce i denti e impregna i vestiti e altri tessuti come nessun profumo riesce a fare.

Quando si fuma, si fa più fatica a respirare. Se a 20 anni la capacità respiratoria è del 100%, a 70 anni è del 60% nelle non fumatrici, e soltanto del 40% nelle fumatrici.

La trappola delle "mild", "light" e "ultra-light "

Molti pensano che fumare sigarette mild, leggere e ultra-leggere sia meno pericoloso. Sbagliato! I fabbricanti di sigarette sono maestri nell'arte di giocare con la nostra dipendenza. Non solo le sigarette dette "leggere" non sono meno nocive, bensi causano anche un altro tipo di cancro ai polmoni (adenocarcinoma) dalla prognosi altrettanto nefasta.

Per soddisfare il suo bisogno di nicotina, un fumatore o una fumatrice di sigarrette leggere tende a fumarne di più, ma anche ad aumentare il numero e l'intensità dei tiri. Non dimentichiamo che è proprio la dipendenza farmacologica dalla nicotina che spinge ad inalare sempre più profondamente!

Questo comportamento compensatorio non è certo innocuo: espone gli alveoli polmonari e i bronchioli a forti quantitativi di componenti tossiche presenti nel fumo, con il rischio di favorire la formazione di un tumore maligno del tipo adenocarcinoma nelle regioni periferiche del polmone.

Attenzione, le etichette ingannano!

Le concentrazioni di nicotina e di catrame segnate sui pacchetti di sigarette non corrispondono alla realtà. La verità è che le cifre indicano i tassi rilevati nel fumo, non nel tabacco. Inoltre, le misurazioni della nicotina e del catrame vengono effettuate da macchine e non tengono conto della pratica umana.

Incredibile ma vero! Tutte le sigarette, comprese le leggere, contengono più o meno lo stesso quantitativo di nicotina! I documenti interni dell'industria del tabacco, resi pubblici grazie ai recenti processi americani, hanno rivelato che i fabbricanti di sigarette manipolano i test fabbricando delle sigarette "elastiche". In altre parole, queste sigarette rilasciano molta nicotina ai fumatori, ma poca nicotina alla macchina incaricata di determinare le concentrazioni nel fumo. Veramente astuti, non c'è che dire!

Dipendente dalla sigaretta, io? Risposta affermativa!

Una realtà spesso sottovalutata: le sigarette generano una forte dipendenza fisica. E anche per questa ragione che i fumatori continuano a fumare. Accendendosi una nuova sigaretta, calmano immediatamente il loro bisogno di fumare. Accendendosi una nuova sigaretta, calmano immediatamente il loro bisogno di fumare. Ricordiamo che si parla di dipendenza quando si perde il controllo sul consumo di una sostenza e si continua ad assumerla monostante le conseguenze negative di tale consumo. Il tabagismo corrisponde perfettamente a questa definizione.

È utile ricordare che la nicotina delle sigarette raggiunge il cervelloa una velocità incredibile (meno di 7 secondi), creando un vero e proprio "shoot", chiamato anche "impatto" o rafforzamento positivo. È proprio questo "picco" di nicotina che è all'origine del piacere di fumare e quindi della dipendenza. Ogni sigaretta fumata alimenta e rafforza questa dipendenza, che con il tempo incatena le persone alla sigaretta.

Una perfida amica

Perché le donne fumano ? Perché sono dipendenti dal tabacco e cercano il piacere (effimero) che procura loro la sigaretta... Fumare può anche "sostenerle" dando loro l'impressione di resistere meglio agli stress della vita e di aiutarle a lottare contro gli stati d'animo caratterizzati da tristezza e depressione. Ma non illudiamoci: se apparentemente la sigaretta calma, è innanzi tutto perché la nicotina colma la sensazione di "mancanza" legata alla dipendenza dal tabacco.

Un'automedicazione pericolosa Le persone depresse sono spesso dipendenti dalla sigaretta. Questa dipendenza può essere interpretata come un tentativo, cosciente oppure no, di automedicazione. Stimolando la produzione di un neurotrasmettitore, la dopamina, il tabacco esercita un effetto stimolante sull'umore, un effetto che può essere quantificato. Depressione, irritabilità e ansia sono sintomi frequentemente osservati al momento della sospensione del fumo.

Le donne dicono spesso che fumare la aiuta a superare la solitudine, la tristezza, il dolore, la rabbia e la frustrazione. Ecco perché le ex fumatrici che sono riuscite a vincere la loro dipendenza rischiano di ricominciare se si trovano confrontate con una nuova tensione o un evento negativo. Da qui l'importanza di trovare altri strumenti (rilassamento, psicoterapia...) per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla sigaretta.

La sigaretta offre un "sostegno" di breve durata a un prezzo molto elevato se si considerano i gravi pericoli per la salute.

Fumare è stressante ! Numerose fumatrici hanno l'impressione che la sigaretta le aiuti a combattere lo stress. Le cose non stanno cosi, visto che la sigaretta stessa è un fattore di stress. Basti pensare ai sintomi dell'astinenza da tabacco: irritabilità, ansia, depressione, bisogno urgente di fumare. Uno studio recente affonda ancor più profondamente il coltello nella piaga: è il tabacco che genera l'ansia e non il contrario. Fumare moltiplica per 16 il rischio di una crisi di panico. La causa ? L'effetto ansiogeno della nicotina e i disturbi respiratori associati.

Viva la libertà !

Indipendentemente dalla tua età e dal numero di anni trascorsi in compagnia della sigaretta, liberarsi dalla schivitù del fumo è SEMPRE una cosa positiva per la tua salute. E anche per il tuo portamonete... Dopo un anno, chi fumava un pacchetto di sigarette al giorno ha risparmiato almeno 1'700 franchi!

I benefici a breve, medio e lungo termine di una vita senza fumo

Dopo:

8 ore L'ossigenazione del sangue ridiventa normale.

I rischi d'infarto del miocardio cominciano già a diminuire. 

24 ore Il monossido di carbonio è eliminato dal corpo. L'alito migliora.

I polmoni cominciano e eliminare il muco e il catrame.

Il rischio d'infezioni respiratorie - bronchite e polmomite - comincia a diminuire.

48 ore La nicotina non è più identificabile nel sangue.
1 settimana I sensi del gusto e dell'olfatto migliorano.
3-9 mesi La respirazione migliora (meno tosse, più fiato).

La funzione polmonare è aumentata del 5 - 10%.

1 anno Il rischio di malattie cardiache (ad esempio l'infarto) è dimezzato.
5 anni Il rischio di ictus è dimezzato.

Il rischio di cancro della bocca, dell' esofago e della vescica è dimezzato.

10 anni Il rischio di cancro ai pulmoni è dimezzato.

Il rischio di ictus raggiunge il livello di rischio dei non fumatori.

15 anni Il rischio di malattie cardiache (ad esempio l'infarto) raggiunge il livello dei non fumatori.

Il tasso di mortalità (senza distinzione della causa) raggiunge praticamente quello delle persone che non hanno mai fumato.

 
Imparare a smettere Smettere di fumare non è facile: ci vogliono in media quattro o cinque tentativi prima di riuscirci! Ma questi tentativi seguiti da una ricaduta non devono essere interpretati come dei fallimenti, bensi come tappe di un processo di apprendimento alla disassuefazione dal fumo. In altre parole, a ogni tentativo si migliorano le proprie conoscenze e si aumentano le probabilità di successo per la volta successiva.

Quali sono i vantaggi per le donne in particolare ?

Puoi farcela, come hanno fatto tante altre!

Cerotti, gomme da masticare, spray nasali, inalatori e minitab contenenti nicotina attenuano i disturbi causati dalla mancanza delle sigarette (bisogno impellente di fumare, ansia, irritabilità, frustrazione, depressione, insonnia, difficoltà di concentrazione, aumento dell'appetito e aumento del peso). Con questi preparati, smettere di fumare è più facile!

La terapia sostitutiva della nicotina è giustificata anche nella donna incinta che non riesce a smettere in altro modo. La nicotina farmacologica sostituisce solo parzialmente quella delle sigarette ed evita alla futura madre di esporre il feto ad altre sostanze tossiche contenute nel fumo di tabacco.

I surrogati della nicotina NON sono pericolosi: NON è la nicotina che provoca il cancro.

Fumare "incerottata"? Fumare assumendo dei surrogati della nicotina non è più pericoloso che fumare senza assumerli. In effetti, la tossicità del fumo di tabacco per il cuore e i vasi sanguigni non è dovuta in primo luogo alla nicotina, ma ad altre componenti del fumo, tra le quali il monossido di carbonio.

Un nuovo farmaco per smettere di fumare: il Bupropione

Il bupropione è un farmaco della famiglia degli antidepressivi, conosciuto e usato da trent'anni negli Stati Uniti. I medici hanno constatato che i pazienti depressi fumavano nettamente meno quando assumevano il bupropione. Da allora, è stato omologato in Svizzera per la disassuefazione dal fumo, anche nei fumatori non depressi.

Il  farmaco permette di ottenere un tasso di successo equivalente a quello ottenuto con i surrogati della nicotina: come loro, raddoppia le probabilità di riuscire a smettere di fumare. Il Bupropione non contiene nicotina, ma agisce sulle stesse zone del cervello toccate dalla nicotina. I suoi effetti ? Toglie la voglia di fumare, attenua i disturbi causati dall'astinenza da nicotina e ritarda l'aumento di peso dovuto alla sospensione del tabacco.

Il trattamento con Bupropione deve essere prescritto e seguito da un medico, e potrebbe avere qualche effetto indesiderato che è sempre bene tenere sotto opportuno controllo. Non può essere prescritto ad esempio alle persone epilettiche, né a coloro che assumono farmaci psicotropi. L'effetto del preparato si manifesta soltanto dopo una settimana, il che presuppone un colloquio con il medico per stabilire un programma di disassuefazione preciso. Il trattamento dura da sette a nove settimane. Informazioni su www.stopnow.ch e www.zyban.com.

Smettere di fumare... è possibile !

In Italia vivono ormai milioni di ex fumatrici. Anche tu puoi farcela. Come loro!

Alcuni consigli per guidarti al successo:

E le medicine complementari? L'agopuntura, l'agopuntura auricolare (auricoloterapia), l'agopuntura-laser, l'omeopatia, l'ipnosi e i prodotti a base di acetato d'argento possono talvolta servire a curare la dipendenza dal fumo. Ascoltare e seguire i consigli di chi pratica le medicine alternative è utile e può offrire sostegno.


Questo documento è stato realizzato dall'Istituto di medicina sociale e preventiva dell'Università di Ginevra, con il sostegno del Département de l'Action sociale et de la santé du canton de Genève (Direction générale de la santé), de la Médiane e del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica.

Gli autori:
1 - Jean-François Etter, ricercatore e docente presso l'Istituto di medicina sociale e preventiva dell'Università di Ginevra, responsabile del programma "stop-tabac"
2 - Suzy Soumaille, giornalista specializzata in medicina.

Illustrazioni: Simon


Dove trovare sostegno e informazioni per smettere di fumare?

Internet

Associazioni

Problemi di peso

Gestione dello stress

Opuscoli e libri:

Ordina Gratis i nostri opuscoli

Il percorso che trasforma un fumatore in un non fumatore convinto attraversa generalmente 5 fasi (o stadi). Abbiamo elaborato un opuscolo per ciascuno di questi 5 stati e un ulteriore opuscolo destinato alle persone che hanno ricominciato a fumare dopo aver provato a smettere (ricaduta). Possiamo fornirvi anche un resoconto personalizzato, redatto in base alle vostre risposte a un questionario. Questo materiale può essere richiesto GRATUITAMENTE.

Da inviare a:

Programma Stop-tabac.ch. IMSP - CMU. 1 rue Michel-Servet. CH-1211 Genève 4.
Per fax: 022.702.59.12. Su Internet: www.stop-tabac.ch

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E se smettessi di fumare ? Indecisione: non hai seriamente intenzione di smettere di fumare. 

Penso di smettere di fumare! Intenzione: vuoi veramente smettere di fumare nei prossimi 6 mesi.

Ho deciso, smetto di fumare! Preparazione: hai deciso di smettere di fumare nei prossimi 30 giorni.

Ho appena smesso di fumare. Azione: hai smesso di fumare da MENO di 6 mesi.

Sono un ex fumatore. Consolidamento: hai smesso di fumare da PIÙ di 6 mesi.

Ho ricominciato a fumare. Ricaduta: hai ricominciato a fumare dopo un tentativo fallito.

E se fosse meglio senza? Opuscolo Donne e tabacco.

Surrogati della nicotina. Foglio informativo sui surrogati della nicotina (cerotti, gomme da masticare, spray, inalatore, microtab)

Questionario. Questionario che permette di ottenere un resoconto personalizzato, redatto in base alle caratteristiche di ognuno (motivazione, dipendenza, attitudini, ecc.).