Disinformazione:
TG1 e la bufala del Resveratrolo
Al Direttore del TG1 Gianni Riotta
Gentile Gianni Riotta,
il TG1 delle 20 di questa sera, 2 novembre (2006), aveva tra i titoli la notizia: "Chi beve vino campa cento anni".
Il servizio, di Manuela Lucchini, comincia con la frase: "Vino rosso sempre più prezioso per la nostra salute".
Ci sono due sole possibilità: o chi ha confezionato questo servizio è una pessima giornalista, oppure è in cattiva fede.
Analizziamo le due ipotesi.
Ipotesi uno: E' UNA PESSIMA GIORNALISTA
In realtà la notizia, dal punto di vista scientifico, era molto diversa: una cosa tipo "studiati in Inghilterra alcuni effetti positivi del resveratrolo sui topi".
Il resveratrolo è presente in 74 diversi vegetali, tra cui arachidi, olive, mirtilli,
pomodori...uva.
Come mai il TG1 non titolava "chi mangia arachidi campa cento anni"?
Ai topini non è stato somministrato vino (con la sua importante componente di alcol),
ma resveratrolo.
A un certo punto nel servizio si dice: "ora tutto questo va dimostrato anche nell'uomo, e non è detto che l'effetto sia lo stesso": ma allora, e mi scusi per il grassetto, che razza di notizia è, se non è stato ancora dimostrato niente?
Tutto il servizio quindi, a partire dal suo stupido titolo, perde di significato.
Lo sa la giornalista che, nel vino rosso, per ogni parte di resveratrolo ce ne sono centinaia di migliaia di alcol, sostanza tossica e potenzialmente cancerogena?
Lo sa la giornalista che, per assumere una dose significativa di resveratrolo bisognerebbe bere tanto vino da uccidere il povero telespettatore del TG1 già il primo giorno di "cura"?
Lo sa che ci sono ricerche che dimostrano come il resveratrolo, quando assunto attraverso il vino, non viene nemmeno assorbito dall'organismo
umano?
Chi confeziona un servizio destinato a essere visto da milioni di persone si deve informare della materia che presenta: se questa giornalista ignorava queste cose mi pare si possa affermare che è una pessima giornalista. O almeno lo è stata in questo caso.
Ipotesi due: E' IN CATTIVA FEDE
Probabilmente è l'ipotesi peggiore, mi auguro che le cose non stiano così.
Se Manuela Lucchini sa capire la differenza tra somministrare resveratrolo a un topo e somministrare vino a una persona, allora, proponendo un servizio così, o è estremamente superficiale, e rientra nell'ipotesi uno, oppure sa quello che fa, ed è in cattiva fede.
Quello che ha fatto, mi auguro senza rendersene conto, è stato
manipolare un'informazione scientifica per promuovere un prodotto
commerciale, alla faccia della salute e della sicurezza dei cittadini.
Il vino in Italia è responsabile del sessanta per cento dei problemi
alcol-correlati, e i problemi alcol-correlati sono una delle prime cause di sofferenza nel nostro paese.
Per non parlare dei costi economici.
Il messaggio forte, il titolo "Chi beve vino campa cento anni", oltre ad essere una stupidaggine, è un insulto a tutte quelle famiglie, in Italia sono milioni, che devono proprio al vino il motivo della loro sofferenza.
Il minimo che ci si aspetta ora dal Direttore del TG1 è che chieda scusa per la colossale bufala presentata dalla sua testata questa sera.
Cordiali saluti.
Alessandro Sbarbada
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